28 febbraio 2009

21 DICEMBRE 2012

LA DATA DEL CALENDARIO MAYA IMPRESSA IN UN CROP CIRCLE

Il 15 Luglio 2008 un enorme cerchio è nuovamente stato scoperto ad Avebury Manor, vicino a Avebury, Wiltshire.
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Questa formazione è chiaramente una formazione diagrammatica del Sole dei Pianeti (senza alcuna attenzione per le proporzioni astronomiche), ma si possono distinguere Mercurio, Venere, Terra e Marte e tutti gli altri piu' grandi.

Secondo un astronomo la rappresentazione non rappresenterebbe il presente, ma ben si il 21 Dicembre 2012, cioe' la fine del molto discusso calendario Maya. Chiunque abbia eseguito il glifo era quello il messaggio che voleva indicarci.


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21 DICEMBRE 2012


LA DATA DEL CAMBIAMENTO


La civiltà Maya ha dato prova di stupefacenti calcoli astronomici, talmente perfetti che, secondo gli studiosi, il loro celeberrimo calendario risulta addirittura più preciso del nostro, senza contare la perfetta individuazione del movimento del pianeta Venere, dall’orbita eccentrica che non rende agevole il suo calcolo, specie considerando i mezzi alquanto scarni che gli archeologi tradizionalmente attribuiscono a questa antica civiltà.


Il Calendario Maya e’ in effetti una sorta di ruota composta da 3 ingranaggi. Il primo, detta “haab” è suddiviso in 13 mesi e 260 giorni ed è utilizzato come cerimoniale. Ogni giorno ha un significato particolare. La seconda ruota si chiama “tzolkin” e serve a determinare le eclissi e il ciclo di Venere, che dura 180 giorni. Combinando la ruota “haab” e quella “tzolkin”, si crea il calendario circolare di 52 anni. Fosterman ha scoperto che i Maya segnavano il tempo anche con il “Lungo Computo”, che permette di determinare quando avverrà la fine del mondo ed altre previsioni.


Il “Lungo Computo”, parte dalla nascita del regno Maya, 13.0.0.0.0. stabilito dagli studiosi nel giorno 13/8/3114 a.C.. Misura il tempo trascendendo la vita individuale e copre un periodo di circa 5125 anni, fino a quando avverrà la fine.

L’unita' di misura del “Lungo Computo” è il “k’atun” che corrisponde a 20 anni e per ciascuno di essi vi è una profezia. I “k’atun” si ripetono ogni 260 anni. Così il “k’atun 13”, ad esempio, comprende sia l'invasione spagnola del Sudamerica (1576) ma anche l’invasione americana e francese del Nord America. Questo “k’atun” difatti recita: “E' il tempo del crollo totale, dove ogni cosa è perduta, i governi saranno insensibili agli stranieri”. Il “k’atun 5”, invece, recita: “E' un tempo di sventure, i sovrani e i sudditi si separeranno, i sovrani saranno perfino impiccati, abbondanza di serpenti, pochi uccelli” e si riferisce al 1855, quando vi fu la guerra civile americana ed “i sovrani trattati duramente” potrebbe riferirsi all’assassinio del Presidente degli Stati Uniti Abramo Lincoln. Nel “k’atun 8” vengono descritti eventi degli anni ‘60, con i disordini sociali relativi ma per i Maya è anche un periodo tremendo, tanto che, nella loro epoca, corrisponde all’abbandono di Chichen Itza. “Tempo di demolizioni e governanti che si combattono e si stabiliscono in altro posto”.

Il ”k’atun 4” inizia nel 1993 e termina nel 2012. In questo periodo, la suprema divinità tornerà sulla terra per annunciare una nuova era.

E' il “k’atun 4” quando torna Kukulkan. Il “Lungo Computo” prevede 5 grandi ere cosmiche di 5125 anni ciascuna: 4 sono già trascorse e ogni era è stata contraddistinta, come inizio, da enormi catastrofi.


Inoltre, ogni 26000 anni il Sole si allinea con il centro della Via Lattea e, nello stesso arco di tempo, la Terra termina il suo giro su se stessa, compiendo quella che comunemente è chiamata “precessione degli equinozi”.Ma cosa dobbiamo aspettarci allora alla fine della 5° era?


L’ultima pagina del “Codice di Dresda” (uno dei 4 Codici Maya sopravvissuti alla devastazione spagnola) mostra l’acqua che distrugge il mondo, una terra nera e il predominio dell’oscurità sulla luce.


L’ultima era Maya terminerà il 21.12.2012, alle ore 11:11 am GMT (0.0.0.0.0 del Lungo Computo) quando il solstizio d’inverno coinciderà con l’intersecazione dell’Equatore Galattico, ossia l’Equatore della Via Lattea con l’Eclittica (percorso del Sole).


Secondo i Maya la striscia scura al centro della Via Lattea rappresenta la porta del Regno del Male, il Regno del Serpente.

LE MACCHIE SOLARI

Secondo i Maya, che con il “Lungo Computo” calcolavano anche l’attività delle macchie solari, anche quest’ultime, con un aumento della loro attivita’ e concentrazione, porteranno ad un innalzamento della temperatura terrestre.L'attività solare si svolge in cicli di 11 anni, alternando momenti di quiete ad altri di tempesta. In questo periodo il Sole è quieto. Siamo verso la fine del Ciclo Solare 23 che ha avuto il suo picco nel 2001. Il prossimo ciclo, Ciclo Solare 24, che dovrebbe riportare il Sole ad uno stato tempestoso, trova il suo inizio, secondo gli studiosi, nel 31 luglio 2006, data in cui è stata osservata la nascita di una piccola macchia solare magneticamente retroversa. Tipico segnale che il prossimo ciclo solare sta cominciando. Sia gli operatori dei satelliti che i pianificatori delle missioni della NASA si stanno fermando per questo prossimo ciclo solare perché ci si aspetta che sia insolitamente tempestoso, forse il più tempestoso da decenni e che avrà il proprio culmine nel 2012.

MISTERI DELLA VIA LATTEA

La Galassia della Via Lattea è l'inspirazione per il simbolo dell'Ouroboros.

Il Mito si riferisce ad un serpente di luce che risiede nei cieli. La Via Lattea rappresenta questo serpente, ed ha il suo punto centrale e galattico vicino al Sagittario: questo serpente si mangia la propria coda.

La galassia della Via Lattea ha un grande ciclo di base che finisce con cambiamenti catastrofici. Il segno del SUNTELIA AION (come chiamarono i Greci, soprattutto Platone, gli eventi catastrofici che avrebbero definito la fine dell’Era) è il Sole che emerge fuori dalla bocca dell'Ouroboros e questo si verificherà al solstizio del dicembre 2012.

Alcuni scienziati sostengono che la Via Lattea nel suo incedere sta divorando altre galassie nane. In particolare in questo periodo sta incorporando la galassia del Sagittario e il nostro Sistema Solare si trova a transitare proprio vicino a quella zona.

"Dopo il morso lento, continuo della Via Lattea, il Sagittario è stato ridotto al punto che nonpotrà esistere a lungo", ha detto Martin Weinberg, membro del 2MASS Science Team all’Università del Massachusetts. "Noi stiamo assistendo alla fine del Sagittario come sistema intatto."

"La galassia della Via Lattea fa passare il nostro Sistema Solare attraverso il percorso dei frammenti del Sagittario solamente per una piccola porzione della sua orbita di circa 240 milioni di anni ", ha dichiarato Steven Majewski, professore di Astronomia all’Università della Virginia. “Le stelle dal Sagittario ora stanno cascando marcatamente, sopra la nostra posizione attuale nella Via Lattea. Stelle da una galassia aliena sono relativamente vicine a noi. Dobbiamo rivedere le nostre teorie circa la Via Lattea per tenere conto di questa contaminazione."

COSA DICE L’ASTROLOGIA

Vediamo la Carta del Cielo eretta per il 21.12.2012 alle ore 12.12 MET per Roma.

Innanzi tutto, occorre segnalare che il pianeta Nettuno entra nel segno dei Pesci, suo domicilio, proprio a febbraio 2012 e il 21 dicembre il Sole, appena entrato in Capricorno, forma un sestile esatto proprio con Nettuno. Questo aspetto è segno di grande trasformazione. Ma la configurazione più importante del Tema è uno YOD (detto anche “Dito di Dio”): un aspetto di 150° che coinvolge, da un lato, Giove e Plutone e dall’altra Plutone e Saturno.

Lo YOD indica sempre un grande cambiamento ed avendo Plutone coinvolto nella configurazione, il cambiamento può essere molto profondo sul piano psichico e travolgente su quello fisico: Plutone infatti è in Capricorno, dove si aggiunge il Sole, segno di Terra e potrebbe segnalare quindi fenomeni quali terremoti o metamorfosi della superficie terrestre di notevole importanza, piogge abbondanti e freddo intenso (Giove e Saturno).

Giove inoltre forma anche un’opposizione alla congiunzione Mercurio/Venere. Inoltre, Plutone è anche significante di morte, metamorfosi e rinascita mentre Saturno porta la capacità di imparare da nuove esperienze che nascono da eventi dolorosi.

Giove è il pianeta maggiormente coinvolto nello YOD e ne riceve la maggior energia. Essendo indice di espansione, sottolinea come i significati indicati da Plutone e Saturno saranno particolarmente dilatati. E’ anche emblematico di “pioggia” (basta ricordare il mitico “Giove pluvio”) ed ecco ritornare la possibilità di grandi piogge che caratterizzeranno questa data. Nei suoi significati di religione (soprattutto cattolica), filosofia e spiritualità, Giove sarà quindi anche al centro di grandi cambiamenti.

Da notare come Giove sia anche il Signore del Sagittario, segno che, come abbiamo visto, tende a “scomparire” nella Via Lattea ed una leggenda Maya racconta di due “Gemelli Divini” che salvarono il loro padre “ucciso” dai Demoni nascosti nella fascia nera della Via Lattea (leggenda dalla quale nacque il gioco della pelota). In questo Tema troviamo appunto Giove collocato nei Gemelli, opposto a Mercurio (tradizionalmente Signore proprio di questo Segno).

Un’altro aspetto importante è dato dal quadrato a T composto da Nettuno, al quadrato di Giove e di Venere. Quest’ultima è coinvolta nell’opposizione a Giove e lo attiva nello YOD. Nettuno è anch’esso tradizionalmente Signore del Sagittario e simboleggia le grandi masse d’acqua, come gli Oceani.

COSA DICE NOSTRADAMUS

Come abbiamo visto, l’evento di maggior importanza del 2012 è costituito dall’ingresso di Nettuno in Pesci.

Dove il Pianeta ha la sua maggior potenza espressiva. Ecco cosa scriveva, a metà del 1500, il celebre veggente Nostradamus:

III.1: Apres combat & bataille nauale,Le grand Neptune à son plus hault beffroy,Rouge auersaire de fraieur viendra pasle,Metant le grand ocean en effroy.

III.1:Dopo conflitto e battaglia navale,Il grande Nettuno sarà al suo più grande potere:Farà impallidire di paura il rosso avversario,Ponendo il grande oceano in spavento.

Quindi gia’ il 2012 (quando “il grande Nettuno sarà al suo più grande potere”) sembra un periodo di conflitti e tensioni, addirittura una battaglia navale.

Ma il veggente non da’ rilevanza tanto alla battaglia quanto alla forza di Nettuno (che farà impallidire il rosso avversario, ossia Marte, per la sua violenza espressiva) provocando dei maremoti.

Ancora, il veggente in altra quartina (che alcuni associano ad un possibile avvistamento degli UFO ma che a nostro giudizio non mostra nulla di tutto ciò), scrive:

I.46: Tout aupres d’Aux, de Lectore & MirandeGrand feu du ciel en troys nuicts tumbera:Cause auiendra bien stupende & mirande:Bien peu apres la terre tremblera.

I.46: Molto vicino ad Aux, Lectore e MirandeGran fuoco dal cielo in tre notti piomberà:Evento accadrà davvero stupendo e mirabile: Poco dopo la terra tremerà.

Si direbbe la descrizione, anche piuttosto precisa, della caduta di alcuni pezzi di asteroide sulla terra, cosa che provocherebbe in effetti mare- e terremoti.

Ma ecco una quartina ancora più esplicita:

V.53: La loy du Sol & Venus contendus,Appropriant l’esprit de prophetie:Ne l’vn ne l’autre ne seront entendus,Par sol tiendra la loy du grand Messie.

V.53. La legge di Sole e Venere contesaAppropriandosi lo spirito di profezia:Nè l’uno nè l'altro ne saranno intesi,Per terrà la legge del grande Messia.

“La legge di Sole e Venere” collegata alla “profezia” è quella relativa al 2012 e il resto della quartina sottolinea che nessuno crederà a questa profezia in quanto sulla Terra prevarrà una concezione più giudaico-cristiana.

CONCLUSIONI

Comparando l’Astrologia con le profezie più conosciute gli auspici per ciò che ci attende a dicembre 2012 non sono certo dei migliori ma, come invita anche Nostradamus, non si tratterà della fine del mondo ma semplicemente della fine di un ciclo e l’inizio di un altro, che può essere anche migliore.

fonte: segnidalcielo.it

27 febbraio 2009

MESSICO
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FEBBRAIO 2009: DOPPIO AVVISTAMENTO OVNI




Domenica 22 febbraio 2009, Martin Perez ZAPI è stato testimone di due avvistamenti UFO.
Nel primo che è avvenuto alle ore 16.15 circa, ha osservato e fotografato un oggetto di notevoli dimensioni, simile ad una perla, ripresa proprio nel momento in cui essa ha aperto un piccolo buco tra le nuvole rimanendo poi immobile per alcuni minuti. Vedendo che il cielo si era oscurato di nuvole Martin ha deciso di fare una pausa e riprende l'osservazione del cielo alle ore 18.oo dopo che era cessata la pioggia.
Ed ecco che alle 18.45 avviene un secondo avvistamento questa volta con la presenza in cielo di ben 2 sfere che viaggiano insieme, aventi una leggera colorazione color giallo, librandosi verso nord-est ad una velocità simile a quella di un aereo commerciale; non emettevano alcun suono e gradualmente poi sono scomparse dalla vista lontano all'orizzonte.



Ambedue gli oggetti sono stati osservati con un binocolo, con una forma descritta dal testimone uguale ad una palla di fuoco. E' stata scartata l'ipotesi che fossero palloncini, in quanto i negativi delle immagini hanno escluso la presenza di fili. Entrambi gli avvistamenti sono stati catturati nella Colonia Tulpetlac, comune di Ecatepec Messico. E secondo i calcoli gli oggetti erano ad una altitudine di circa tremila metri intorno alla zona del corridoio aereo della città.
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fonte: Jaime Maussan Producciones

26 febbraio 2009

L'UNIVERSO E' UN OLOGRAMMA

UNIVERSO, MENTE, MATERIA: IL PARADIGMA QUANTISTICO
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DR. RICHARD BOYLAN

Le teorie di Aspect, Bohm, Pribram sulla nuova fisica scuotono i principi della scienza tradizionale: dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è parte infinitesimale e totalità di "Tutto".

.Nel 1982 un'équipe di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del 20º secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. Come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
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Un fenomeno che può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein - che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce - è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.
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La maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, ma l'esperimento di Aspect rivoluziona il postulato, provando che il legame tra le particelle subatomiche è effettivamente di tipo non-locale. David Bohm, celebre fisico dell'Università di Londra recentemente scomparso, sosteneva che le scoperte di Aspect implicassero la non-esistenza della realtà oggettiva. Vale a dire che, nonostante la sua apparente solidità, l'Universo è in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato.

OLOGRAMMI, LA PARTE, IL TUTTO

Per capire la sbalorditiva affermazione di Bohm gettiamo uno sguardo alla natura degli ologrammi. Un ologramma è una fotografia tridimensionale prodotta con l'aiuto di un laser: l'oggetto da fotografare viene prima immerso nella luce di un raggio laser, poi un secondo raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante dalla zona di interferenza dove i due raggi si incontrano viene impresso sulla pellicola fotografica. Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intrico di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser, ecco apparire il soggetto originale. La tridimensionalità non è l'unica caratteristica interessante degli ologrammi: se l'ologramma di una rosa viene tagliato a metà e poi illuminato da un laser, si scopre che ciascuna metà contiene ancora l'intera immagine della rosa. Anche continuando a dividere le due metà, vedremo che ogni minuscolo frammento di pellicola conterrà sempre una versione più piccola, ma intatta, della stessa immagine.

Diversamenete dalle normali fotografie, ogni parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall'ologramma integro. Si schiude così una nuova comprensione dei concetti di organizzazione e di ordine.

LA RANA, L'ATOMO, LA ROSA

Per quasi tutto il suo corso la scienza occidentale ha agito sotto il preconcetto che il modo migliore di capire un fenomeno fisico, che si trattasse di una rana o di un atomo, era quello di sezionarlo e di studiarne le varie parti. Gli ologrammi ci insegnano che alcuni fenomeni possono esulare da tale approccio. Bohm lo intuì, aprendo una strada alla comprensione della scoperta del professor Aspect.

Per Bohm il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione è un'illusione. Era infatti convinto che, ad un livello di realtà più profondo, tali particelle non sono entità individuali, ma estensioni di uno stesso "organismo" fondamentale. Bohm semplificava con un esempio: immaginate un acquario contenente un pesce. Immaginate che l'acquario non sia visibile direttamente, ma solo attraverso due telecamere, una posizionata frontalmente e l'altra lateralmente rispetto all'acquario.

Guardando i due monitor televisivi possiamo pensare che i pesci siano due entità separate, la differente posizione delle telecamere ci darà infatti due immagini lievemente diverse. Ma, continuando ad osservare i due pesci, alla fine ci accorgeremo che vi è un certo legame tra loro: quando uno si gira, anche l'altro si girerà; quando uno guarda di fronte a sé, l'altro guarderà lateralmente. Essendo all'oscuro dello scopo reale dell'esperimento, potremmo credere che i due pesci comunichino tra loro, istantaneamente e misteriosamente. Secondo Bohm il comportamento delle particelle subatomiche indica che esiste un livello di realtà del quale non siamo consapevoli, una dimensione che oltrepassa la nostra. Se le particelle subatomiche ci appaiono separate è perché siamo capaci di vedere solo una porzione della loro realtà, esse non sono "parti" separate bensì sfaccettature di un'unità più profonda e basilare, che risulta infine altrettanto olografica ed indivisibile quanto la nostra rosa. E poiché ogni cosa nella realtà fisica è costituita da queste "immagini", ne consegue che l'Universo stesso è una proiezione, un ologramma.

IL MAGAZZINO COSMICO

Oltre alla sua natura illusoria, questo universo avrebbe altre caratteristiche stupefacenti: se la separazione tra le particelle subatomiche è solo apparente, ciò significa che, ad un livello più profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate. Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo. Tutto compenetra tutto. Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non è altro che una immensa rete ininterrotta.


In un universo olografico persino il tempo e lo spazio non sarebbero più dei principi fondamentali. Concetti come la località vengono infranti in un universo dove nulla è veramente separato dal resto, sicché anche il tempo e lo spazio tridimensionale (come le immagini del pesce sui monitor TV) dovrebbero venire interpretati come semplici proiezioni di un sistema più complesso. Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente. Disponendo degli strumenti appropriati un giorno potremmo spingerci entro quel livello della realtà e cogliere delle scene del nostro passato da lungo tempo dimenticato. Cos'altro possa contenere il super-ologramma resta una domanda senza risposta. In via ipotetica, ammettendo che esso esista, dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che sia, che sia stata e che sarà, nonché ogni possibile configurazione di materia ed energia: dai fiocchi di neve alle stelle, dalle balene ai raggi gamma. Dovremmo immaginarlo come una sorta di magazzino cosmico di Tutto-ciò-che-Esiste. Bohm si era addirittura spinto a supporre che il livello super-olografico della realtà potrebbe non essere altro che un semplice stadio intermedio oltre il quale si celerebbe un'infinità di ulteriori sviluppi.


Poichè il termine ologramma si riferisce di solito ad una immagine statica che non coincide con la natura dinamica e perennemente attiva del nostro universo, Bohm preferiva descrivere l'Universo col termine "olomovimento". Affermare che ogni singola parte di una pellicola olografica contiene tutte le informazioni in possesso della pellicola integra significa semplicemente dire che l'informazione è distribuita non-localmente. Se è vero che l'Universo è organizzato secondo principi olografici, si suppone che anch'esso abbia delle proprietà non-locali e quindi ogni particella esistente contiene in se stessa l'immagine intera. Dato il presupposto, tutte le manifestazioni della vita provengono da un'unica fonte di causalità che include ogni atomo dell'Universo. Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è allo stesso tempo parte infinitesimale e totalità di "tutto".

MILIARDI DI INFORMAZIONI

Lavorando nel campo della ricerca sulle funzioni cerebrali, anche il neurofisiologo Karl Pribram, dell'Università di Stanford, si è convinto della natura olografica della realtà. Numerosi studi, condotti sui ratti negli anni '20, avevano dimostrato che i ricordi non risultano confinati in determinate zone del cervello: dagli esperimenti nessuno però riusciva a spiegare quale meccanismo consentisse al cervello di conservare i ricordi, fin quando Pribram non applicò a questo campo i concetti dell'olografia. Egli ritiene che i ricordi non siano immagazzinati nei neuroni o in piccoli gruppi di neuroni, ma negli schemi degli impulsi nervosi che si intersecano attraverso tutto il cervello, proprio come gli schemi dei raggi laser che si intersecano su tutta l'area del frammento di pellicola che contiene l'immagine olografica.

Quindi il cervello stesso funziona come un ologramma e la teoria di Pribram spiegherebbe come il cervello riesca a contenere una tale quantità di ricordi in uno spazio così limitato. Quello umano può immagazzinare circa 10 miliardi di informazioni, durante la durata media di vita (approssimativamente l'equivalente di cinque edizioni dell'Enciclopedia Treccani!). Di converso, si è scoperto che gli ologrammi possiedono una sorprendente possibilità di memorizzazione, infatti semplicemente cambiando l'angolazione con cui due raggi laser colpiscono una pellicola fotografica, si possono accumulare miliardi di informazioni in un solo centimetro cubico di spazio.

...MA ANCHE DI IDEE

La nostra stupefacente capacità di recuperare velocemente una qualsivoglia informazione dall'enorme magazzino cerebrale risulta spiegabile più facilmente, supponendone un funzionamento secondo principi olografici. Inutile, quindi, scartabellare nei meandri di un gigantesco archivio alfabetico cerebrale, perché ogni frammento di informazione sembra essere sempre istantaneamente correlato a tutti gli altri: si tratta forse del massimo esempio in natura di un sistema a correlazione incrociata. Nell'ipotesi di Pribram si analizza la capacità del cervello di tradurre la valanga di frequenze luminose, sonore, ecc. ricevute tramite i sensi, nel mondo concreto delle percezioni. Codificare e decodificare frequenze è esattamente quello che un ologramma sa fare meglio, fungendo da strumento di traduzione per convertire un ammasso di frequenze prive di significato in una immagine coerente: il cervello usa gli stessi principi olografici per convertire matematicamente le frequenze ricevute in percezioni interiori.

Vi è una impressionante quantità di dati scientifici a conferma della teoria di Pribram, ormai condivisa da molti altri neurofisiologi. Il ricercatore italo-argentino Hugo Zucarelli ha applicato il modello olografico ai fenomeni acustici, incuriosito dal fatto che gli umani possono localizzare la fonte di un suono senza girare la testa, pur sordi da un orecchio. Ne risulta che ciascuno dei nostri sensi è sensibile ad una varietà di frequenze molto più ampia. Ad esempio: il nostro sistema visivo è sensibile alle frequenze sonore, il nostro olfatto percepisce anche le cosiddette "frequenze osmiche" e persino le cellule biologiche sono sensibili ad una vasta gamma di frequenze. Tali scoperte suggeriscono che è solo nel dominio olografico della coscienza che tali frequenze possono venire vagliate e suddivise.

Ma l'aspetto più sbalorditivo del modello cerebrale olografico di Pribram è ciò che risulta unendolo alla teoria di Bohm. Se la concretezza del mondo non è altro che una realtà secondaria e ciò che esiste non è altro che un turbine olografico di frequenze e se persino il cervello è solo un ologramma che seleziona alcune di queste frequenze trasformandole in percezioni sensoriali, cosa resta della realtà oggettiva? In parole povere: non esiste. Come sostenuto dalle religioni e dalle filosofie orientali, il mondo materiale è una illusione. Noi stessi pensiamo di essere entità fisiche che si muovono in un mondo fisico, ma tutto questo è pura illusione. In realtà siamo una sorta di "ricevitori" che galleggiano in un caleidoscopico mare di frequenze e ciò che ne estraiamo lo trasformiamo magicamente in realtà fisica: uno dei miliardi di "mondi" esistenti nel super-ologramma.

Questo impressionante nuovo concetto di realtà è stato battezzato "paradigma olografico" e sebbene diversi scienziati lo abbiano accolto con scetticismo, ha entusiasmato molti altri. Un piccolo, ma crescente, gruppo di ricercatori è convinto si tratti del più accurato modello di realtà finora raggiunto dalla scienza. In un Universo in cui le menti individuali sono in effetti porzioni indivisibili di un ologramma e tutto è infinitamente interconnesso, i cosiddetti "stati alterati di coscienza" potrebbero semplicemente essere il passaggio ad un livello olografico più elevato. Se la mente è effettivamente parte di un continuum, di un labirinto collegato non solo ad ogni altra mente esistente o esistita, ma anche ad ogni atomo, organismo o zona nella vastità dello spazio, ed al tempo stesso, il fatto che essa sia capace di fare delle incursioni in questo labirinto e di farci sperimentare delle esperienze extracorporee, non sembra più così strano.

COSCIENZA E VISUALIZAZZIONE

Il paradigma olografico presenta implicazioni anche nelle cosiddette scienze pure, come la biologia. Keith Floyd, uno psicologo del Virginia Intermont College, ha sottolineato il fatto che se la concretezza della realtà non è altro che una illusione olografica, non potremmo più affermare che la mente crea la coscienza (cogito ergo sum). Al contrario, sarebbe la coscienza a creare l'illusoria sensazione di un cervello, di un corpo e di qualunque altro oggetto ci circondi che noi interpretiamo come "fisico".

Una tale rivoluzione nel nostro modo di studiare le strutture biologiche spinge i ricercatori ad affermare che anche la medicina e tutto ciò che sappiamo del processo di guarigione verrebbero trasformati dal paradigma olografico. Infatti, se l'apparente struttura fisica del corpo non è altro che una proiezione olografica della coscienza, risulta chiaro che ognuno di noi è molto più responsabile della propria salute di quanto riconoscano le attuali conoscenze nel campo della medicina. Quelle che noi ora consideriamo guarigioni miracolose potrebbero in realtà essere dovute ad un mutamento dello stato di coscienza che provochi dei cambiamenti nell'ologramma corporeo. Allo stesso modo, potrebbe darsi che alcune controverse tecniche di guarigione alternative come la "visualizzazione" risultino così efficaci perché nel dominio olografico del pensiero le immagini sono in fondo reali quanto la "realtà".

IL MONDO E' UNA TELA BIANCA

Perfino le visioni ed altre esperienze di realtà non ordinaria possono venire facilmente spiegate se accettiamo l'ipotesi di un universo olografico. Nel suo libro "Gifts of Unknown Things", il biologo Lyall Watson descrive il suo incontro con una sciamana indonesiana che, eseguendo una danza rituale, era capace di far svanire istantaneamente un intero boschetto di alberi. Watson riferisce che mentre lui ed un altro attonito osservatore continuavano a guardare, la donna fece velocemente riapparire e scomparire gli alberi diverse volte. Sebbene le conoscenze scientifiche attuali non ci permettano di spiegarle, esperienze come queste diventano più plausibili qualora si ammetta la natura olografica della realtà.

In un universo olografico non vi sono limiti all'entità dei cambiamenti che possiamo apportare alla sostanza della realtà, perché ciò che percepiamo come realtà è soltanto una tela in attesa che noi vi si dipinga sopra qualunque immagine vogliamo. Tutto diviene possibile, dal piegare cucchiai col potere della mente, ai fantasmagorici eventi vissuti da Carlos Castaneda durante i suoi incontri con Don Juan, lo sciamano Yaqui. Nulla di più, né meno, miracoloso della capacità che abbiamo di plasmare la realtà a nostro piacimento durante i sogni. E le nostre convinzioni fondamentali dovranno essere riviste alla luce della teoria olografica della realtà.

TESTIMONIANZE

INCONTRO RAVVICINATO

CON I FRATELLI DELLO SPAZIO IN SICILIA !

E' ACCADUTO IL MESE DI GENNAIO 2009

Presentiamo ai nostri lettori un nuovo straordinario caso di IRI3 indagato direttamente dal “Centro Ricerche Ufologiche-Messina” (C.R.U), diretto con professionalità dall’Ingegnere Ettore Interdonato, curatore tra l'altro del blog “UFOmania” ( http://endoftheworld012.wordpress.com ). Alla luce della credibilità del testimone (un avvocato) e della indiscussa serietà e competenza che contraddistingue i ricercatori del C.R.U di Messina, riteniamo l’episodio in oggetto attendibile e meritevole di essere divulgato, contro ogni tentativo di insabbiamento e disinformazione che sappiamo essere assai frequenti in campo ufologico.

Telefona al nostro numero, l’avvocato M. P. e vuole raccontare un’esperienza, che lui stesso definisce “assurda”! All’ appuntamento, si presenta, cordialissimo, ma molto impacciato, e ci racconta quanto segue. Lo scorso mese di gennaio, si trovava in una localita’, che preferisce non venga menzionata, comunque nella nostra provincia, in una strada poco trafficata, quando la sua vettura una volvo 850, si “ferma” improvvisamente.

Il nostro uomo, visto i luoghi solitari, cerca inutilmente, fra un’ imprecazione e l’altra, di telefonare ad un amico, che abita ad appena 11 km di distanza ma, il cellulare non funziona. Pertanto decide di procedere a piedi, e molto irritato si avvia, lungo la statale. Dopo una decina di minuti di “cammino”, tre uomini alti circa un metro e novanta, biondissimi gli fanno cenno di avvicinarsi e incoraggiato, approssimandosi agli sconosciuti, accenna al “guasto” della sua vettura.

Gli individui, sorridendo, affermano di avere lo stesso problema, ed indicandogli una stradina, lo invitano a seguirlo, chiedendo dell’acqua: dicono di avere sete. Pervenuti ad una radura seminascosta, Marcello allibito scorge un oggetto color oro “scurito”, non sa definirlo, “oro brunito” come un grossissimo “pallone da rugby” alto circa 7/8 metri e “lungo circa 30. Impaurito si ferma e chiede: Ma chi siete? Uno di loro, risponde candidamente, che non ha importanza, ma insistono nel chiedere l’acqua.

Al suo diniego, infastiditi, si avvicinano al “velivolo” e di colpo si apre una piccola porticina da dove scenderono due entita’, che definisce “mostruose”, piccole, glabri, occhi grandissimi e neri, alti circa 90/100 centimetri, di colore….GRIGIASTRO! Ci0′ lo lascia senza fiato, immerso in un’ aura di panico mai provato in vita sua!!! Gli stessi, indifferenti al terrore suscitato,dopo che gli esseri biondissimi salgono a bordo, allontanano con fare brusco il testimone, guadagnando il mezzo, che si alza in “volo”velocissimamente, producendo un fischio insopportabile.

Raggiunta di corsa la strada e la sua vettura, angosciato e con il cuore “a mille”, stupefatto, si accorge che la stessa e’ in moto, il cellulare e’ di nuovo funzionante! Scappa a tutta velocita’ e… Raccontando il tutto alla moglie ed ai fratelli viene deriso e decide di non farne piu’ parola . Un suo collega, gli accenna al nostro centro ufologico e prendendo il coraggio a “quattro mai” (come da lui definito), decide di parlarci. Le entita’ scese dall’oggetto in un secondo tempo, sono quelli che in ufologia vengono denominati…I GRIGI ? E le entita’ “biondissime” sono i famosi “nordici”? Perche’ la pressante e continua richiesta di …Acqua ? Ringraziamo l’avv. M. P. Sia per la testimonianza ma soprattutto per la fiducia accordataci! Ma….. CHE SUCCEDE?

Fonti: Centro Ricerche Ufologiche-Messina - Centro Ricerche Ufo Liguria

RIFLESSIONE PERSONALE:

Penso che un evento del genere (che non è nuovo nel mondo: esistono centinaia e centinaia di casi simili collocati fin dal secolo scorso ad oggi) è nientemeno che un test attuato dagli Extraterrestri al fine di testare e osservare "quanto" l'essere umano è pronto per un contatto di tale portata e studiarne quindi le conseguenti e probabili reazioni fisiche e psichiche. Questo perchè? la risposta è ovvia, se guardiamo dentro di noi sottilmente lo percepiremo: ci stiamo avvicinando sempre più al tempo ormai breve in cui dovremo riunirci in pace e fratellanza con i Popoli delle Stelle. Gli avvistamenti di Ufo stanno aumentando in un crescendo che sembra voler avvertirci il presagire di un epilogo sensazionale. A tutti gli effetti sembra che siamo sulle soglie di una nuova Era.

Annalisa

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OGGETTI LUMINOSI IN CILE



VIDEO DISCO VOLANTE

25 febbraio 2009

SVIZZERA ITALIANA
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AVVISTATA SFERA ROSSA LUMINOSA
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FOTO: RICOSTRUZIONE DELL'OGGETTO

LUGANO - Tornano ad esserer avvistati gli Ufo nei cieli ticinesi. L'ultimo avvistamento risale a domenica sera verso le 21.00. Stando a quanto scrive oggi il Corriere del Ticino, una sfera luminosa del diametro di 3 o 4 metri, di colore rosso è stata vista sospesa a pochi metri sopra il cimitero e in grado di muoversi in maniera estremamente rapida (foto: ricostruzione dell'oggetto). "L’oggetto si sarebbe poi sollevato velocemen­te dall’area del camposanto spo­standosi verso via Monte Boglia dove altre persone lo avrebbero visto dalla propria abitazione" scrive il giornale.
Un avvistamento che a quanto pare sarebbe pure suffragata da alcune fotografie e registrazioni video, giunta al Centro Ufologico Svizzera Italiana (CUSI). La presidente del centro, Candida Mammo­li­ti, non ha avuto dubbi. Per lei si tratta proprio di un oggetto vo­lante non identificato, e ha raccontato di aver "avviato una serie di verifiche sottoponendo i testimoni a un’intervista di due ore e mezza in base a un preciso protocollo tecnico".

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fonte: http://tio.ch/


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MESSICO
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OVNI LUMINOSO SORVOLA CITTA' DEL MESSICO


Domenica 22 febbraio 2009, a sud di Città del Messico, Octavio García Fernández, avvista e video-registra un oggetto volante non identificato di luce bianca, che si muove lentamente in un cielo sereno.

Mentre Garcìa guarda l'UFO attraverso il mirino della sua fotocamera-video, ha modo di constatare che l'oggetto cambia colore variando dal bianco al rosso per brevi intervalli di tempo. Inoltre, cambia anche aspetto assumendo una forma leggermente allungata, come si vede chiaramente nei fotogrammi sotto.

L'oggetto sembra essere fatto di plasma per via della consistenza e forma fisica.

Sequenza dell'avvistamento



La durata di osservazione è di oltre 42 minuti avvenuta dopo le 17.30 pomeridiane. La luminosità dell'oggetto ha consentito di apprezzare ad occhio nudo da diversi punti della città questo oggetto, mentre il suo cammino proseguiva su una linea retta, avanzando fin quanto l'occhio ha potuto vederlo in lontananza.

fonte: Jaime Maussan Producciones
http://ovni.tv

24 febbraio 2009

SI RITORNA A PARLARE DEI MISTERIOSI EVENTI CHE TANTO INTERESSANO UN PICCOLO CENTRO SICILIANO

UFO A CANNETO DI CARONIA ?

Articolo scritto da Sergio Granata

24 Febbraio 2009

Partiamo da un presupposto: Ufo ( o se preferite l’acronimo italiano Ovni) non significa automaticamente extraterrestre. Il fatto che l’oggetto volante non sia identificato, quindi, può anche sottointendere che si tratti di tecnologie più evolute o coperte da segreto.
Del resto il gruppo interistituzionale che ha studiato per diversi anni i “fenomeni di Canneto di Caronia” non ha lasciato spazio ad altre possibilità nella sua relazione depositata oltre un anno fa.

UFO VICINO L'ELICOTTERO
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“Siamo di fronte - scrivevano gli scienziati chiamati a far parte del tavolo tecnico – a tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre che potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate.
Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato».

ALTRO OGGETTO VOLANTE VICINO UN ELICOTTERO

Il gruppo di studio, coordinato da Francesco Mantegna Venerando, coordinatore regionale del comitato della Protezione civile siciliana, e composto da tecnici di carabinieri, aeronautica, marina e da un ricercatore della Nasa, dopo 24 mesi di analisi, è arrivato alla conclusione che Canneto di Caronia sia stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata, fasci di microonde ad altissima frequenza.
A supporto della tesi, i numerosi avvistamenti concentrati, guarda caso, proprio nella stessa fascia di territorio siciliano, quella di Canneto di Caronia.

Nel tempo, e soprattutto da quando gli incendi misteriosi hanno tolto la pace alle famiglie che abitano nella piccola frazione, numerose sono state le testimonianze – anche fotografiche e video - di persone che hanno giurato di avere visto oggetti luminosi volanti.Una serie di testimonianze che fanno parte di un voluminoso carteggio coperto dal segreto militare e che solo in pochissimi hanno visto. A fornire foto e testimonianze anche Antonino Spinnato, dipendente del Parco dei Nebrodi, ma soprattutto uno dei 40 residenti della frazione colpita dagli incendi inspiegabili.Spinnato ha deciso mostrare qualcuna delle immagini del suo archivio ad Am Notizie, raccontando anche qualche vicenda della quale è stata informata la Protezione Civile.
Intanto, però, bisogna partire da lontano. I primi avvistamenti misteriosi su Canneto risalgono a 25 anni fa.

Vi è notizia di strane luci notate sulla Statale 113 già nel 1984 mentre dieci anni dopo diversi avvistamenti avvennero nelle campagne della zona.
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STRANI BAGLIORI IN SPOSTAMENTO
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Nel decennio successivo, proprio nel periodo in cui si scatenarono i misteriosi roghi, le date diventano più precise: il 5 maggio del 2004 ed il 2 dicembre 2004 altri episodi mai chiariti hanno alimentato il mistero intorno alla presenza di oggetti non identificati. Ancora più stupefacenti sono alcune foto che Spinnato ha deciso mostrare.
Nelle prime due si nota un misterioso oggetto seguire un elicottero della Protezione Civile nel corso di un monitoraggio su Caronia. Lo stesso elicottero fu costretto ad atterrare poco dopo a causa di stranissimi danni riportati dalle pale. Ma non mancano testimonianze fotografiche scattate lungo la vallata che separa Caronia da Santo Stefano Camastra. Luci inspiegabili, oggetti amorfi, ed altri singolari avvistamenti mai chiariti.
Nino Spinnato (foto a destra) non ha molti dubbi.
“La relazione del tavolo interistituzionale della Protezione Civile- dice- parla di esperimenti militari o alieni".
Per me, l’una non esclude l’altra. Anzi”. “Per chi ha ancora dubbi- aggiunge- può sempre chiedere ai tantissimi cittadini di Santo Stefano Camastra che nel pomeriggio del 18 novembre scorso si riversarono in strada per vedere una ventina di oggetti metallici che sorvolavano la zona”.


fonte: AMnotizie.it
CITTA' DEL MESSICO

FILMATI UMANOIDI VOLANTI ?

Sono stati filmati da Daniel Sanchez, famoso ricercatore UFO, a Città del Messico nei giorni 19, 20 e 21 febbraio 2009 degli strani oggetti volanti ripresi in tre video di cui sotto sono riportati alcuni frame:




Qui potete visionare uno dei video di Sanchez




Alcuni anni fa un telegiornale della televisione di Monterry ha riportato un servizio molto simile che suscitò un grande scalpore e un notevole successo mediatico.

Una immagine tratta dal servizio telegiornalistico




fonte: http://analuisacid.com/

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INGHILTERRA

UFO ARANCIONE SULL'ESSEX


UN FERMO IMMAGINE DEL VIDEO


Il quotidiano "The Sun" ha riportato nel giorno del 16 febbraio 2009 la testimonianza arrivata alla redazione da parte di un cittadino di Colchester, Essex, il quale era appenna uscito dal cinema con un amico quando si accorge della presenza di una strano oggetto di una forte luminosità arancione che si muoveva lentamente e non emanava nessuna luce lampeggiante come di norma hanno gli aerei convenzionali. Prende il cellulare e gira un video che è visionabile qui:

http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/ufos/article2241993.ece

fonte: http://thesun.co.uk/

23 febbraio 2009

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SFERE DI LUCE FILMATE IN POLONIA


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Il 30 gennaio 2009 alle 15.00 circa il Sig. Marcin K. mentre stava camminando lungo il marciapiede della via Pieniezny Street situata nel centro di Olsztyn (Polonia settentrionale) si accorge inaspettatamente della presenza di 3 sfere di luce nel cielo sopra l'edificio sul lato opposto della strada.
In un primo momento ha pensato che gli oggetti che formavano un triangolo, fossero immobili, ma poi ha notato che si stavano muovendo lentamente nella medesima direzione mantenendo la stessa distanza tra l'uno e l'altro. Dopo pochi secondi uno degli oggetti ha cominciato a sbiadire come se poi il "triangolo" cominciasse a "ruotare" a destra. La medesima azione hanno fatto poco dopo le altre due sfere. Egli ha ipotizzato le sfere si trovavano a circa 50-70 metri sopra di lui.
Ha afferrato il suo cellulare e ha iniziato a filmare questo insolito fenomeno.
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fonte:http://Ufodigest.com
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CATANIA

.AVVISTATI DUE OGGETTI LUMINOSI SOPRA LA CITTA'

L' INGRANDIMENTO



L'ORIGINALE


IN BASSO A SINISTRA NOTIAMO L'OGGETTO LUMINOSO


(Foto realizzata con una fotocamera marca Pentax modello Optio S5i a 5 megapixel)


Riporto una segnalazione molto interessante inviatami gentilmente dal Sig. Giovanni Pappalardo relativa all’avvistamento di due oggetti luminosi avvenuto la sera del 17 Febbraio 2009 sopra i cieli di Catania.
La segnalazione è corredata da una foto che mostra il secondo dei due oggetti mentre era ancora nel campo visivo della foto.
La sera del 17 febbraio 2009 alle ore 23.30 circa a Catania io e mia moglie abbiamo avvistato due oggetti molto luminosi che procedevano a velocità sostenuta da sud ovest verso est sul cielo di Catania . Il secondo ha seguito il primo percorrendo la stessa rotta a distanza di qualche secondo. Il loro tragitto sarà durato circa 8 secondi, osservando da un punto panoramico ho potuto constatare che hanno coperto una distanza di almeno 50/60 km in pochi secondi. Volavano sotto il manto nuvoloso, infatti poi li ho persi alla vista quando si sono inoltrati all’interno delle nubi. Avevano una forma indefinita (direi a campana) ed emanavano come delle fiamme luminosissime che si alzavano sopra di loro in verticale e che stranamente non si piegavano verso dietro (come normalmente ci si aspetterebbe se un corpo infiammato viaggia in avanti). Purtroppo ho potuto fotografare il secondo solo quando stava per scomparire (anche perchè si rimane ipnotizzati…) ed è quasi fuori dal campo visivo della foto (era molto più grande quando mi è passato davanti!) che se però si ingrandisce rende l’idea dela luminosità (è stata scattata con una normale digitale) Comunque è stato incredibile, ti cambia un pò la vita…

Giovanni Pappalardo

fonte:ivanceci.it

JOHN E.MACK: L'ULTIMA INTERVISTA


Di Paola Harris

Questa intervista mi è stata rilasciata il 16 novembre 2003 in Italia, a Firenze, dal Dr. John Mack, scomparso tragicamente nel 2004, autore dei libri "Rapiti" e "Passaport to the Cosmos" e professore alla Harvard University.

Si tratta di una intervista ad una persona davvero eccezionale, che delinea in essa il suo approccio alle indagini sul fenomeno dei "rapimenti alieni" e chiarisce i problemi creatigli in sede universitaria. Problemi poi superati a dispetto dell'azione di disturbo del Giurì accademico dell'Università di Harvard, dal confronto con il quale Mack è notoriamente uscito a testa alta dopo le verifiche del suo corretto "modus operandi". Se mi si chiedesse con chi mi sento più in sintonia fra i tanti ricercatori in ufologia del momento, indicherei senza dubbi proprio lui. E In effetti la sua filosofia dice tutto.

P. H.: Dr. Mack, grazie per essere qui. Ci può raccontare un po' della Sua vita?

John Mack: Per prima cosa mi piacerebbe darvi una panoramica sul cosiddetto fenomeno delle "abductions", quindi affrontare il problema rappresentato dai metodi a nostra disposizione per riconoscere quando ci si trovi veramente di fronte a tale strano fenomeno e, infine, vorrei discutere le implicazioni che tale fenomeno e fenomeni consimili implicano per il mondo. Per prima cosa voglio darvi qualche notizia sulla mia formazione e su come sono venuto a contatto con una materia tanto inusuale.
Sono della città di New York , lavoro alla Harvard University a Boston. Sono psichiatra e psicanalista e sono particolarmente interessato alle esperienze fuori dall'ordinario.
Malgrado ciò quando iniziai a sentir parlare di questi casi in cui la gente sosteneva di essere stata portata da strani esseri all'interno di UFO pensai di trovarmi di fronte ad una nuova forma di demenza... Però, dopo aver esaminato una cinquantina di soggetti che, secondo me, erano portatori di una esperienza genuina, mi resi conto che questa questione non aveva nulla a che fare con le malattie mentali. Nel 1994, sicuro di trovarmi su un "terreno solido", pubblicai il mio primo libro "Abductions" (in ed. italiana, "Rapiti", Mondadori, anche in edizione Oscar con prefazione d Roberto Pinotti). Ciò ebbe una grande risonanza sui mass media e venni invitato a diversi talk-shows tra cui Larry King e Oprah Winfrey. Ingenuamente pensavo che tale interesse fosse dovuto all'argomento che riguardava il grande problema degli UFO, invece non mi ero accorto che a loro interessava solo vedere un professore di Harvard che si rendeva ridicolo.
Ero così esaltato dalla scoperta che siamo veramente contattati da strani esseri che pensai che anche i miei colleghi della Scuola di Medicina di Harvard avrebbero condiviso tale entusiasmo.
Purtroppo fui molto ingenuo perché la reazione delle autorità della Scuola di Medicina fu tutt'altro che entusiasta.

P. H.: Come ha saputo che potevano esserci dei problemi?

John Mack: Cominciai a preoccuparmi e pensai che sarebbe stato meglio parlarne personalmente al Decano, visto che appariva chiaro che essi non approvavano il mio lavoro. Invece di ottenere un appuntamento da lui ricevetti una lettera che mi informava che era stata nominata una commissione, di tre persone: questa commissione aveva il compito di determinare dove e quando avessi sbagliato. Si trattava di un passo senza precedenti per una Università che si era sempre vantata di difendere a tutti i costi la libertà accademica. A questo punto vorrei dire a cosa è servita la commissione che è venuta a seguire il mio lavoro per quattordici mesi: il risultato della investigazione condotta nei miei confronti fu una specie di tregua in cui non vinse nessuno e nessuna azione venne intrapresa contro di me ma, semplicemente, fui incoraggiato a proseguire mio lavoro solo se avessi rispettato le regole della Scuola di Medicina, regole che non mi sono mai state comunicate. Voglio porre in risalto ciò che questa investigazione mi ha insegnato e di cosa si è trattato in realtà: per quale motivo il mio lavoro destava tanta preoccupazione nell'Università? Per rispondere a questa domanda dobbiamo dare un'occhiata generale alla fenomenologia riguardante l'esperienza di contatto con gli UFO e quindi addentrarci in ulteriori campi di ricerca.

P. H.: Quanti casi ha esaminato?

John Mack: Ho esaminato tre-quattrocento persone che hanno avuto questa esperienza sia negli Stati Uniti che in altri paesi e culture. Esiste un fenomeno di base che conosciamo tutti e che consiste nel fatto che una persona viene "contattata": a letto, in casa, in macchina, su un campo da gioco eccetera.
Non sempre viene visto l'UFO, ma sempre viene vista una luce. Posso aggiungere che la questione della luce e dell'energia in essa contenuta, ricorrente in questa fenomenologia, è di estrema :importanza e richiederebbe uno studio a sé.
La persona viene "prelevata" (e qui sorge un problema di linguaggio), anche attraverso un muro o una finestra, per giungere in un luogo chiuso dove hanno luogo certi procedimenti simili a quelli che avete sentito descrivere da un Travis Walton. Per molto tempo, molti anni, soprattutto grazie alla pionieristica ricerca di Budd Hopkins, abbiamo ritenuto che lo scopo principale di ciò fosse la creazione di una nuova razza ibrida, visto che era ricorrente il racconto di prelievi di ovuli nelle donne, di sperma negli uomini e di strani feti ibridi allevati sulle astronavi aliene. Oggi ho la sensazione che il fenomeno stia cambiando rispetto a quel tipo di esperienze originarie e che l'esame fisico dia luogo ad esperienze più complesse. Una delle cose che dovuto fare per lavorare in questo campo è stato mettere da parte le mie nozioni sul funzionamento dell'Universo.
Per gli uomini è naturale cercare di collegare le nuove fenomenologie con ciò che già si conosce. Per esempio, se gli alieni vogliono effettuare sperimentazioni sui nostri corpi, per quale motivo prelevano tante persone? Questo è un tipico modo di proiettare su di un fenomeno sconosciuto e nuovo ciò che noi già sappiamo sugli esami medici.

P. H.: Quali sono i problemi più gravi sorti circa la spiegazione del fenomeno?

John Mack: C'è un incrocio culturale alla base del fenomeno. Vorrei soffermarmi sul problema del linguaggio e su come noi percepiamo le cose che ci sembrano strane. Per esempio, parole come "abduction" o "alieno" già condizionano il discorso in una certa direzione. La parola "abduction" o "rapimento" non va bene per due motivi: primo, perché implica che le persone che hanno avuto questi contatti vengano prelevate contro la loro volontà, come quando i rapitori sono uomini, e ciò non è sempre vero; secondo, implica che la persona sia portata fisicamente, con tutto il corpo, all'interno di una nave spaziale, e ciò non è sempre vero.
Un altro aspetto del contatto è quello che riguarda il trasferimento di informazioni agli esseri umani mediante telepatia o mostrando al contattato particolari immagini. La maggior parte di queste informazioni riguardano le azioni distruttive della nostra specie nei confronti del nostro pianeta. È come se stessimo creando, con i nostri comportamenti ecologici planetari, dei problemi ben più grandi a livello galattico.
Coloro che vivono l'"esperienza" ricevono capacità e talenti che non sono compatibili con le loro conoscenze. Ad esempio possono scoprire di possedere un grande talento artistico scaturito da questa esperienza oppure viene loro data una conoscenza scientifica ben al di là della loro formazione scolastica oppure, ancora, dicono di aver immagazzinato formule matematiche e nozioni scientifiche che, sottoposte a verifica, costringono gli scienziati a riconoscere la loro veridicità. Personalmente ho potuto studiare diversi di questi casi.

P. H.: Le va di parlare di tali prove? Come si sa se uno dice la verità?

John Mack: Vorrei proprio parlare del problema rappresentato dalle prove. Come possiamo essere sicuri che le esperienze riportate da questi soggetti siano vere? Come valutiamo questi resoconti e come ne determiniamo l'autenticità?
Per esempio, quando compio le mie valutazioni, mi è chiaro che non ha senso che persone sane di mente inventino tali storie. Non possono averle apprese dai mezzi di comunicazione perché spesso sanno ben più di quanto tali mezzi non sappiano.
Comunque manca sempre qualcosa quando si decide di stabilire se, raccontando storie cosi bizzarre, le persone stiano dicendo la verità e se sia il caso di prendere sul serio i loro racconti. Al momento non disponiamo ancora di un tale criterio di valutazione e io sto lavorando proprio a questo, cercando di delineare una nuova Scienza dell'Esperienza.
Nella scienza tradizionale, quando osserviamo un certo fenomeno, cerchiamo di oggettivare il più possibile ciò che stiamo studiando, ma quando si cerca di comprendere qualcosa che è tanto importante e profondo per un soggetto non possiamo tenerci in disparte e dobbiamo "entrare" nella coscienza di quella persona. Cosi facendo susciteremo le ire dei critici che diranno: "Ciò che stai apprendendo è troppo soggettivo!" Ma il problema è proprio questo: quando si giunge a conoscenze così profonde l'analista deve vivere "soggettivamente" l'esperienza del soggetto.

P. H.: Ma come si sa cos'è questa esperienza?

John Mack: Resta il problema della veridicità. Se io dico che "sembra proprio che stiano dicendo la verità" ciò non è sufficiente. Dobbiamo iniziare ad avere una nuova visione olistica della conoscenza. Ciò si avvicina a quello che definiamo "conoscenza intuitiva", una specie di conoscenza col cuore e con lo spirito che ha fatto parte delle culture tradizionali per secoli e millenni ma che si è poi persa in occidente.
Su questa materia mi è stato dato un certo aiuto da Monsignor Corrado Balducci che ha affermato: "nella Chiesa noi prendiamo molto sul serio il fenomeno degli incontri con gli UFO, soprattutto perché ci sono così tanti testimoni affidabili. Nella Chiesa ci troviamo da secoli nella condizione di dover esaminare i resoconti sui miracoli e quindi abbiamo dovuto sviluppare un criterio di valutazione attendibile che si può riassumere col concetto di 'testimone affidabile'."
Così anch'io ho iniziato ad applicare ai miei casi quest'idea di "testimone affidabile". Come facciamo a riconoscere un testimone affidabile? Per me queste persone sono testimoni affidabili quando la forza della loro comunicazione, letteralmente, mi attraversa. Ho potuto sperimentare una sorta di potente vibrazione quando queste persone rivivevano le loro esperienze. Mi trovavo in presenza di qualcosa che incuteva timore per la sua intensità. Anche i soggetti esprimevano a parole questa sensazione e dicevano che era come se ogni cellula del loro corpo stesse vibrando.
Quando ci si trova in presenza di una cosa simile la si percepisce con tutto il proprio essere.
Faccio un esempio: uno dei miei primi casi è stata una psichiatra che lavorava nel sociale, sulla quarantina, molto precisa nella comunicazione, molto autocritica e controllata. Alla sua seduta invitai anche un altro psichiatra che era stato il suo terapeuta e che la conosceva molto bene. Lei, mentre riviveva le sue esperienze le chiamava "sogni elettrici"; non si trattava assolutamente di sogni ma quella definizione la aiutava a descrivere la sensazione di elettricità nel corpo. Quando rivisse con me uno di questi "sogni" di esperienza con gli extraterrestri e descrisse il suo essere presa e portata nel veicolo ed il suo trovarsi di fronte agli esseri divenne estremamente emotiva, sudava, tremava e urlava. Quando la seduta fu terminata l'altro psichiatra scosse la testa e disse che a quella donna doveva essere successo veramente qualcosa di grave, che la conosceva da troppi anni ed era certo che non stesse mentendo. Gli chiesi di testimoniare a mio favore per l'investigazione di Harvard, visto che era l'unico psichiatra di Boston di mia conoscenza che avesse avuto esperienza di casi simili. Egli mi rispose che non aveva mai creduto alla realtà di queste cose ma, dopo aver visto la sua paziente in quello stato, era giunto alla conclusione che alcuni di questi casi erano sicuramente veri. La commissione non gradì la sua testimonianza e nel rapporto che emise non fece il minimo accenno ad essa. La prova della veridicità del soggetto ha a che fare con la risonanza che si crea tra la persona che racconta l'esperienza ed il terapeuta che investiga. Potrebbe essere definita un "conoscenza diretta". Accade quando sai con tutto il tuo essere che quella persona sta dicendo la verità. Si possono trovare esempi di questa "conoscenza diretta" negli atti del tribunale che ascoltò i resoconti dei testimoni sulle torture in Bosnia. Il giudice, dopo aver ascoltato la testimonianza di una donna, disse: "non ho bisogno di altre testimonianze, posso solo dire che non è possibile che lei stia mentendo, per me questo è sufficiente." Adesso tutti sappiamo che la tortura esiste; questa cosa è stata ammessa, ma ancora non si ammette che anche gli incontri con gli alieni esistono.

P. H.: Ha ragione sul fatto che tutto questo costituisce un vero mistero da spiegare. Ma che tipo di prove ci sono in proposito?

John Mack: A questo punto dovete sapere che in questa fenomenologia abbiamo le prove di modelli ricorrenti e simili evidenziatisi in centinaia se non migliaia di casi. Ciò sta aiutando a creare un nuovo atteggiamento nei confronti dei testimoni. Quando un testimone parla tutti si accorgono che egli ha veramente sperimentato un altro tipo di realtà. La sincerità, la verità e la forza d'animo sono misurabili proprio come le distanze e i pesi, ma in un modo diverso.
Nella nostra cultura esperienze come quelle dei rapimenti alieni, degli UFO e dei Crop Circles vengono definite "anomale", ma ciò non accade in tutte le culture. Molte delle nostre esperienze rientrano nel rango delle anomalie e quando ho parlato di esse con dei Nativi americani loro hanno semplicemente risposto che non sono anomalie e che al contrario loro le conoscono perché come fatti che rientrano nelle esperienze umane. Adesso voglio parlarvi dell'attuale visione del mondo e di come essa agisce. Ci si è sempre riferiti ad essa come ad un paradigma e la si è associata al pensiero scientifico, ma io preferisco chiamarla "visione del mondo" (i filosofi tedeschi la definivano con termine "weltanschauung") perché riguarda qualcosa di ben più grande della sola scienza.
La visione del mondo è il modo in cui organizziamo la realtà; corrisponde al modo in cui pensiamo che le cose funzionino e per noi è come una bussola, uno strumento di navigazione che ci permette di tenere insieme la nostra psiche.
Quando mi affibbiarono la commissione d'inchiesta compresi che stavo mettendo in pericolo la visione del mondo su cui i miei colleghi si basavano. "Quando minacci l'imperatore allora lui ti colpisce".

P. H.: Si tratta dunque di cambiare paradigma o "worldview": ovvero la nostra "visione del mondo"?

John Mack: Sì, la visione del mondo dominante nella nostra società potrebbe essere definita "umanesimo antropocentrico newtoniano-cartesiano". È una visione che colloca l'essere umano al vertice di una gerarchia cosmica di intelligenze. Il modo più semplice per definirla è Materialismo Scientifico. In questa visione del mondo la materia è energia, è la realtà primaria e nel Cosmo non esiste alcuna intelligenza superiore. Il suo metodo di studio è basato sulla realtà oggettiva e sulla separazione tra l'investigatore ed il fenomeno investigato. Bene, questa visione del mondo che ha dominato la nostra società è in errore. È in errore in ogni importante elemento che la costituisce. Prima di tutto sappiamo che esiste tutta una serie di fenomeni che non riusciamo a spiegare e che questo metodo scientifico non riesce neanche a trattare. Molte delle cose che oggi abbiamo scoperto in tal modo non possono nemmeno essere studiate. La visione del mondo dominante è terribilmente distruttiva perché tratta l'intero pianeta come se fosse un semplice ammasso di risorse pronte per essere sfruttate, per le quali vale la pena combattere qualsiasi guerra e che saranno conquistate dal più forte.
Da questa visione non può scaturire alcuna vera gioia per l'umanità perché le uniche gratificazioni possibili sono sempre e soltanto di tipo materiale. Ma ora una nuova visione del mondo sta emergendo ed essa dà spazio anche a chi crede che esistano intelligenze superiori nell'universo.
Quello che accade ai miei clienti è una dimostrazione dell'esistenza di tali intelligenze; i Cerchi nel Grano provano che tali intelligenze stanno cercando di comunicare con noi. In questa nuova visione del mondo è compreso un modello dell'Universo in cui tutto comunica con il Tutto e ciò trova conferme anche nella fisica d'avanguardia. Per tale nuova visione del mondo sono necessarie nuove ondate di conoscenza insieme ad un risveglio spirituale.
Questo cambiamento che avviene intorno a noi incontra ostilità e resistenze molto forti perché il mantenimento del vecchio sistema di pensiero ha richiesto enormi investimenti economici, politici e psicologici. Ma ormai vediamo ovunque persone che si aprono a questa nuova visione del mondo. Quanto sarebbe diverso il mondo se questa nuova visione diventasse quella dominante?

P. H.: Sì, sembra che i giovani siano i più disponibili. Può illustrarci i vantaggi di pensare in base a tale nuova "worldview"?

John Mack: Diverremmo capaci di condividere le nostre esperienze con tutti gli esseri viventi e tratteremmo finalmente la natura con rispetto e senza violentarla. Saremmo in grado di identificarci con altri popoli, religioni e con gli animali senza più considerarli mercati da sfruttare e prodotti da vendere e consumare e, soprattutto, ci renderemmo conto di essere connessi col Divino, con un Principio Creativo immensamente più appagante di qualunque bene materiale. Si avrebbe allora un globale risveglio dei cuori. Tutto ciò io l'ho appreso occupandomi dell'esperienza dei rapimenti alieni perché i contattati riferivano di aver saputo dagli esseri da loro incontrati che noi rappresentiamo una minaccia non solo per la Terra ma anche per la Galassia.
Spero che sapremo trasformarci da nemici della Galassia in suoi cittadini.

P. H.: Sono perfettamente d'accordo con Lei. È stato un vero onore conoscerLa. Grazie.


22 febbraio 2009

TESTIMONIANZE
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UN CASO DI ABDUCTION IN SICILIA
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Pubblichiamo un interessante caso di IRI3 indagato con serietà dal "Centro Ricerche UFO di Messina": un valido gruppo di ricerca diretto dall'Ing. Ettore Interdonato. Contatta il nostro sito
(http://endoftheworld012.wordpress.com) il signor Giovanni L. domiciliato in una frazione di Barcellona P.G.(MESSINA) Capo di prima classe della nostra marina militare, previo appuntamento lo incontriamo a casa sua dopo un buon caffe' ed un comprensibile imbarazzo .
Racconta , con molta partecipazione , l'esperienza vissuta con tre amici (presenti al colloquio) nell'anno 1999 , appassionati cacciatori come lui. Essi recatisi nelle campagne di Mirto, in provincia di Messina appunto per la caccia ai cinghiali e appostatisi verso la 19,30, si preparano ad una lunga notte di attesa. Verso le 2,30 scorgono scendere in direzione di una radura, poco distante, un grande oggetto luminoso, che atterrando dietro gli alberi, si oscura. Interdetti, decidono di avvicinarsi e percorsi circa 150 metri, scorgono grazie alla flebile luce della luna, due piccole figure macrocefale, con lunghe braccia "correre" verso la loro direzione.
Spaventati, sparano 3 colpi verso gli esseri, che colpiti, cadono in modo strano, come rimbalzassero. Improvvisamente, si accende tutto intorno, una luce bianca fortissima, accecante e sentono un fischio insopportabile, che pochi secondi dopo diventa un sibilo intenso.I testimoni sono terrorizzati, incapaci di capire cosa stia succedendo e dopo un paio di minuti (3-4 ) nella campagna cade il silenzio. A questo punto del racconto, i testimoni affermano di avere un buco nella memoria e nel tempo. Non ricordano piu' nulla. Credono aver perso i sensi. Hanno memoria di una forte sensazione di nausea e vomito, ma e' ormai giorno fatto.
Quanto tempo e' passato ?Chiamano con i cellulari i familiari, che preoccupatissimi chiedono loro i motivi di questo prolungato silenzio. Infatti erano gia' le ore quindici del giorno seguente e i nostri testimoni alquanto malconci , si accorgono anche di avere le cartuccere vuote e i fucili scarichi. Una volta a casa, soffrono per due/tre giorni di una febbre altissima e vomito. I testimoni attualmente accusano un calo leggero della vista e qualche capello in meno. Non vanno piu' a caccia. Sono animalisti.

Fonte: Centro Ricerche Ufologiche-Messina - Centro Ricerche Ufo Liguria

DEMOLIRE I FALSI LIMITI DEL PARADIGMA SCIENTIFICO

.LA GUARIGIONE SPONTANEA ATTRAVERSO LA FIDUCIA

di Gregg Braden

La chiave di questi miracoli risiede nelle nuove scoperte della fisica e della biologia, e nel legame mancante che le connette alla nostra vita! Tendiamo a condurre la nostra esistenza in base a ciò che pensiamo del mondo, di noi stessi, delle nostre capacità e dei nostri limiti. Con poche eccezioni, queste convinzioni vengono da ciò che la scienza, la storia, la religione e altre persone ci dicono. Storicamente, ci è stato insegnato che siamo un “incidente” evolutivo, ovvero osservatori passivi dell’universo, di durata limitata e con poca incidenza sull’ambiente. E se quelle convinzioni fossero errate?

Cosa accadrebbe se fossimo limitati solo finché non cambiassimo il modo in cui ci vediamo nel mondo? Come saremmo diversi se scoprissimo di essere nati con il potere di scegliere il nostro rapporto con la longevità, la salute e la vita stessa? Una scoperta tanto radicale cambierebbe completamente il nostro modo di vedere noi stessi! Ma questo è esattamente ciò che le ultime scoperte ci stanno mostrando.

Nei primi anni del ventunesimo secolo, alcune scoperte hanno trasformato il nostro paradigma dimostrando che:

- Non siamo limitati dalle leggi della fisica, così come oggi le conosciamo!

- Non siamo limitati dalle leggi della biologia, così come oggi le conosciamo!

- Il DNA della vita è un codice che può essere cambiato a piacimento!

Le implicazioni di queste scoperte sono vaste, profonde e, per taluni, un po’ inquietanti. Esse dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio che siamo capaci di cambiare il corso della nostra vita, del nostro mondo e anche della realtà, se lo vogliamo. Sono queste facoltà apparentemente miracolose che rendono possibile la guarigione dal cancro e dall’AIDS, che permettono di avere una vita più lunga e che consentono di creare gioia, abbondanza e molto altro.

Nel 1944 Max Planck, il padre della teoria quantistica, scioccò il mondo intero affermando che esiste una “matrice” di energia che fornisce il programma del nostro mondo fisico. È in questo luogo di pura energia che ogni cosa ha inizio: la nascita delle stelle, il DNA della vita, le nostre relazioni più profonde, la pace tra le nazioni, la nostra guarigione personale etc. La prova sperimentale che la matrice di Planck – La MatrixDivina – è reale, oggi fornisce il legame mancante che salda le nostre esperienze spirituali dell’immaginazione, della preghiera e della fede ai miracoli che vediamo nel mondo intorno a noi.

Attraverso la connessione che unisce tutte le cose, gli scienziati hanno dimostrato che la “materia” di cui è composto l’universo – onde e particelle di energia – risponde e si adatta alle nostre aspettative, giudizi e convinzioni sul nostro mondo. In un mondo in cui un campo intelligente di energia collega ogni cosa, dalla pace globale alla guarigione personale, quello che in passato poteva sembrare miracoloso o frutto di fantasia diventa improvvisamente una possibilità della nostra vita.

C’è un inconveniente, però. Il nostro potere di cambiare il corpo e il mondo è assopito fin quando non lo risvegliamo. La chiave per risvegliare questa straordinaria facoltà è operare un piccolo cambiamento nel modo in cui vediamo noi stessi dentro l’universo. Noi dobbiamo vederci come parti del tutto, anziché come entità separate. E non dobbiamo semplicemente pensare questo, dobbiamo anche sentirci parte di tutto ciò che sperimentiamo. Se operiamo questo piccolo mutamento percettivo, abbiamo accesso alla forza più potente che esiste nell’universo e otteniamo la chiave per risolvere perfino le situazioni apparentemente impossibili della nostra vita.

Con questa connessione in mente, dobbiamo cominciare a guardare al nostro rapporto con la vita, la famiglia e persino le conoscenze casuali da un nuovo, straordinario punto di vista. Tutte le esperienze della nostra vita – belle, brutte, giuste, sbagliate, luminose, meravigliose, orribili o dolorose – non possono più essere liquidate come semplici eventi casuali. Chiaramente, la chiave per la guarigione, la pace, l’abbondanza e le esperienze, le carriere e le relazioni che ci rendono felici, sta nel capire quanto siamo connessi a tutto ciò che fa parte della nostra realtà. E la nostra comprensione si basa sulle nostre convinzioni.

Sembra logico sostenere che per cambiare la nostra vita dobbiamo cambiare quello che crediamo di noi stessi e del nostro mondo. Da più di venti anni Gregg Braden, già programmatore informatico aerospaziale, sta cercando di capire come ottenere ciò. Dai remoti monasteri dell’Egitto, del Perù e del Tibet, ai testi dimenticati che la Chiesa Cristiana delle origini ha nascosto, il segreto per curare le nostre credenze erronee è contenuto nei «linguaggi cifrati» delle antiche, venerande tradizioni. Esso è confermato dalla scienza di oggi.

fonte:http://scienzaeconoscienza.it

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